Docufilm realizzato nel 2021 che ripercorre la storia del Laboratorio di Idraulica già attivo presso il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste. La nascita dell’infrastruttura risale alla metà degli anni cinquanta. Ha ospitato per oltre mezzo secolo la sperimentazione con l’uso di modelli fisici (in muratura et similia) di opere idrauliche progettate, e/o realizzate.
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Elody Oblath, Occhi verdi Voglia di scappare dal Nido
Elody Oblath è stata una scrittrice di origine ungherese, nata a Trieste nel 1889 e vivace frequentatrice dell’ambiente culturale triestino dei primi anni del ‘900. Il Fondo documentale Elody Oblath conserva materiale documentario da lei prodotto e raccolto e materiali a stampa aggiunti successivamente dai suoi familiari. Il Fondo Elody Oblath dialoga con il Fondo Giani Stuparich, che fu suo consorte, anch’esso conservato nell’Archivio degli Scrittori. I numerosissimi dattiloscritti, ordinati in cartelle e per anno dalla stessa Elody, svelano un precoce talento letterario, nutrito nel corso degli anni dalla lettura delle opere di autori italiani e stranieri e dalla frequentazione di scrittori e intellettuali. Il docufilm è stato realizzato nell’ambito del progetto Voci, parole e immagini dall’Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale a cura di Paolo Quazzolo e Sergia Adamo, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, con la finalità di presentare, divulgare e far conoscere al pubblico il patrimonio conservato presso l’Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale, attraverso la realizzazione di video documentari letterari che ne testimoniano la ricchezza dei beni conservati. I documentari si avvalgono dei contributi degli studiosi Elvio Guagnini, Anna Storti, Nicoletta Zanni e Waltraud Fischer e sono stati realizzati con la partecipazione di alcuni studenti del DiSU. L’Archivio, che fa parte del Sistema Museale d’Ateneo, è custodito presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste.
Archivio degli scrittori e della cultura regionale (Notte degli archivi, Archivissima 2021)
L’Archivio degli Scrittori e della Cultura regionale custodisce beni di diversa natura, provenienti da alcuni protagonisti della storia letteraria e culturale di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia. Il ricco patrimonio è un prezioso punto di riferimento per gli studiosi e appassionati: comprende biblioteche di persona, fondi documentali, una raccolta considerevole di beni artistici di varia natura e oggetti appartenuti a vari protagonisti della cultura regionale. L’Archivio degli Scrittori e della Cultura regionale nel 2021 ha partecipato con il video “Generazioni di Frontiera“ ad Archivissima. Festival degli archivi, Torino 4 – 9 giugno 2021.
Frasario per il rapporto tra il medico, il paziente e la guardia (Vienna, 1905)
Frasario per il rapporto tra il medico, il paziente e la guardia in tedesco, boemo, italiano e croato (serbo), polacco, rumeno, ruteno e ungherese. Compilato e tradotto da K. Con particolare attenzione all’uso medico militare. Vienna, stampato da Josef Safař, 1905.
Questo documento, che fa parte delle Collezioni di strumenti per le Scienze Sanitarie, è una sorta di Google Translate del 1905 dedicato ai primi interventi in caso di guerra, con la traduzione in 8 lingue diverse, tutte sulla stessa pagina, dei termini riferiti alle azioni di primo intervento/pronto soccorso.
Un viaggio nel mondo di Keika
Keika zuan è un libro che raccoglie le opere di Keika Hasegawa, artista giapponese attivo tra l’ultimo decennio del 19. secolo e i primi anni del 20. secolo e appartenente al gruppo degli artisti di Kyoto che collaborarono con l’editore Unsōdō. Il titolo del libro, Keika zuan, può essere tradotto con Il design di Keika, laddove il termine design, più che far riferimento al nostro moderno graphic design, indica un concetto di disegno tipico dell’arte giapponese, che mira a stabilire connessioni con la tradizione pittorica autoctona, mantenendo una continuità con i soggetti e l’arte dei secoli passati. Il documento, posseduto dalla Biblioteca Europa, fa parte del fondo della Biblioteca dell’Istituto per il promovimento delle piccole industrie di Trieste.
Ricordo d’infanzia – Afro Basaldella
Tra le opere esposte nel 1953 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Trieste in occasione dell’ Esposizione nazionale di pittura italiana contemporanea e confluite nelle collezioni di ateneo, Ricordo d’infanzia di Afro Basaldella è certamente quella che ha goduto di maggior visibilità, essendo stata presentata nel corso degli anni a numerose esposizioni in Italia e all’estero. Il quadro è esposto nel Rettorato insieme alla maggior parte delle opere rimaste all’ateneo dopo la mostra del 1953.