La Collezione della Facoltà di Medicina, ora Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute (nota anche come Museo delle Scienze Sanitarie), ripercorre la storia della sanità triestina dalla sua fondazione alla prima meta del ‘900. Essa è rintracciabile nella fondazione dell’attuale Ospedale Maggiore, realizzato nel 1785 come Conservatorio Generale dei Poveri od Ospedale di Maria Teresa. In seguito l’enorme edificio fu de-istituzionalizzato da Giuseppe II d’Asburgo e trasformato in caserma. Fu dunque adibita a ospedale l’ex residenza episcopale allora ubicata sul colle di S. Giusto. La contenuta recettività dell’ex episcopio (massimo 400 posti letto) e le disagevoli condizioni di alloggio dei malati, indussero il governo imperiale austriaco, nel 1819, a razionalizzare e centralizzare in un unico ospedale, da costruire ex novo, tutta l’assistenza sanitaria. Infatti furono separate le funzioni e, accanto agli ammalati, non trovarono più accoglienza i poveri e gli emarginati. L’edificazione iniziò nel marzo del 1834, quando imperatore d’Austria era Francesco I d’Asburgo. Il nuovo Ospedale, oggi detto Ospedale Maggiore, entrò in attività il 22 luglio 1841. E proprio lì, in quel luogo tanto caro alla letteratura e alla storia di Trieste, sono stati allestiti quattro moduli vetrati, autentiche stanze della meraviglia, che rappresentano l’embrione di un sogno che parte da lontano…. Ne dà conto il volume di Euro Ponte, Tra Esculapio e Mercurio. Medici e sanità nella Trieste dell’Ottocento, Trieste 2011
Gli oggetti raccolti con pazienza e passione sono frutto di una lunga ricerca e del desiderio di raccontare la storia di una scienza in cammino che vide protagonisti medici di caratura internazionale. Gli oggetti riportati sono strumenti medici di straordinaria fattura, opera spesso di un artigiano che lavorava a stretto contatto con un committente esigente. Nello stesso tempo ci riportano alla storia sanitaria di Trieste e al difficile cammino della scienza medica. Essi, infatti, consentono di rievocare le difficoltà quotidiane affrontate da professionisti in lotta con patologie per le quali erano ardue sia la diagnosi che le cure. Si vedano in proposito i cataloghi di Paolo Nicotra, commentati in una prospettiva storico/clinica:
Resa nota al pubblico nel 2010 presso l’Ospedale di Cattinara, la Raccolta è ora allestita al piano interrato del Polo Tecnologico presso l’Ospedale Maggiore. In una visione dinamica di valorizzazione di questo singolare patrimonio documentale, sono programmate periodiche esposizioni di storia della medicina. In occasione della celebrazione del centenario della Prima Guerra Mondiale, il 28 gennaio 2016, è stata inaugurata la prima delle mostre di storia della medicina, dedicata al "Triage durante la Prima guerra mondiale”, con strumenti originali, reperti, fotografie d'epoca che raccontano il primo soccorso sul campo della Grande guerra, ma anche la storia dell'anestesiologia e della disinfezione.
Nello stesso tempo si sta incrementando un Archivio Storico della medicina a seguito di recupero di documentazione interna al Dipartimento e di donazioni private. Tra questi documenti spicca una sorta di Google Translate del 1905 dedicato ai primi interventi in caso di guerra, con traduzione in 8 lingue diverse, tutte sulla stessa pagina, delle azioni di primo intervento/pronto soccorso:
Alle Collezioni mediche, alla ricerca storica e alle esperienze di vari protagonisti sono dedicate le seguenti pubblicazioni, consultabili on line:
Dal 2016 il patrimonio documentale-archivistico del Dipartimento Universitario Clinico di Scienze mediche, chirurgiche e della salute è conservato e valorizzato dalla prof.ssa Vanessa Nicolin, professoressa di Anatomia (nicolin@units.it), alla quale riferirsi per consultazioni o richieste di accesso ai materiali esposti o presenti nella collezione.