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Storia e missione

Con la celebrazione del centenario dell’Università degli Studi di Trieste (1924-2024), il Sistema Museale di Ateneo (smaTs), si rinnova e risponde alle finalità istituzionali di UniTs. Citato all’articolo 1 (Natura e fini) dello Statuto di Ateneo (2020), smaTs è dotato di un proprio Regolamento (n. 1650 del 22.12.2011) e contribuisce alla divulgazione culturale attraverso le attività di Terza Missione-Impegno Pubblico e Sociale dell’Ateneo.

Creato nel 2004 con l’obiettivo di evitare la dispersione di materiali e strumenti di ricerca utilizzati nel tempo oppure, come nel caso delle opere d’arte, frutto di donazioni e acquisizioni, smaTs ha avviato la catalogazione digitale di alcuni segmenti museali ancora inesplorati, realizzato percorsi narrativi e proposto una consultazione secondo innovative modalità interattive.

In smaTs si integrano:

  • l’Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale che raccoglie fondi bibliotecari e documentali, materiale iconografico e un numero considerevole di beni artistici di varia natura;
  • la Pinacoteca ove sono conservate ed esposte le opere acquisite a seguito dell’Esposizione nazionale di pittura italiana contemporanea, tenutasi nell’Università nel dicembre 1953;
  • l’Herbarium (TSB) di rilevanza internazionale con le collezioni botaniche e di muschi-licheni;
  • il Museo-Collezione di Mineralogia e Petrografia;
  • il fondo Gaetano Kanizsa che raccoglie le opere scientifiche e artistiche di uno dei protagonisti della psicologia sperimentale;
  • le strumentazioni scientifiche di medicina, ingegneria e fisica, conservate nei rispettivi dipartimenti.

SmaTs è impegnato a conservare, incrementare e valorizzare il patrimonio culturale, scientifico e naturalistico raccolto nel corso di un secolo nell’Università di Trieste, con le finalità di:

  • fornire un’immagine coordinata delle collezioni e dei beni di valenza museale conservati e in parte esposti presso le strutture dell’Ateneo, curandone gli allestimenti;
  • far conoscere la ricchezza del patrimonio culturale e scientifico, fruibile in spazi dedicati e virtualmente attraverso la digitalizzazione on line;
  • garantire l’accessibilità ai beni e ai saperi agli studiosi e ai ricercatori interessati;
  • rafforzare le connessioni con gli altri sistemi museali della Regione ma anche italiani e con aperture internazionali;
  • sottolineare il legame dell’Università con il territorio che gravita sull’area frontaliera e transfrontaliera, raccontandone la storia, i profili e le opere dei docenti che vi hanno insegnato.

SmaTs è associato all’ICOM e la Collezione-Museo di Mineralogia e Petrografia aderisce all’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS). Un protocollo d’intesa con l’ERPAC-Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia prevede la collaborazione pluriennale per la digitalizzazione delle collezioni dell’Ateneo.

SmaTs fa propria la nuova definizione di museo approvata dall’ICOM-International Council of Museums a Praga il 24 agosto 2022: accessibile, inclusivo e attento alla sostenibilità e alla diversità.