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Keika zuan: kōhen jō 京華 図案: 後編上

Autore: Hasegawa, Keika 長谷川, 契華

Editore: Yamada Unsōdō 芸艸堂

44 pagine, formato verticale con rilegatura cucita di tipo fukurotojii (fogli doppi cuciti sul dorso) a 4 nodi e pagine a sacchetto con un foglio di rinforzo interno. Tavole in xilografia policroma.

Questo volume raccoglie le opere di Keika Hasegawa, artista giapponese attivo tra l’ultimo decennio del 19. secolo e i primi anni del 20. secolo, che faceva parte dell’entourage degli artisti di Kyoto che collaboravano con l’editore Unsōdō.

Il titolo del libro, Keika zuan, può essere tradotto con Il design di Keika, laddove il termine design, più che far riferimento al nostro moderno graphic design, indica un concetto di disegno tipico dell’arte giapponese, che mira a stabilire connessioni con la tradizione pittorica autoctona, mantenendo una continuità con i soggetti e l’arte dei secoli passati.

La copertina su cui è stampato il titolo è decorata da motivi floreali, che fanno riferimento al carattere ka, che significa fiore e che è anche contenuto nel nome Keika, seppur scritto con caratteri diversi. Un espediente linguistico giocoso e raffinato, utilizzato spessissimo nella poesia giapponese per creare doppi sensi, possibile grazie alle tante omofonie possibili nella lettura dei caratteri.

Il documento posseduto dalla Biblioteca Generale è il primo volume di un supplemento di una serie più vasta di 6 documenti: nell'ordine furono pubblicati Vol 1 (上)・Vol 2 (下)・supplemento 1 後篇, supplemento 2 続篇 cielo 天・terra地・uomini 人. L’opera completa è disponibile presso la National Diet Library del Giappone.

Le pagine policrome esibiscono motivi decorativi in singoli o doppi riquadri, ognuno corredato da una descrizione del tema rappresentato. La tecnica di stampa a più matrici ci restituisce i soggetti con grande precisione e minuzia e i colori sono vivissimi e vibranti. Sono presenti inserti in colori metallici e trame sovrapposte; le forme si rimescolano e ricompongono offrendo al lettore motivi più o meno consueti, ma di grande ricchezza iconografica e sono dotati di una freschezza che li rende adatti anche al gusto contemporaneo.

Tra le illustrazioni sono presenti argomenti diversi: citazioni di motivi classici giapponesi; elementi naturalistici; motivi astratti; sono anche evidenti le influenze del mondo occidentale, con cui il Giappone era da qualche anno entrato prepotentemente in contatto.

Tutti gli elementi sono rappresentati in maniera non scontata, e, come gli altri, anche gli elementi naturali sacrificano i loro tratti più realistici a favore di colorazioni ardite e texture ritmiche e geometriche.

Hasegawa Keika non era nuovo alla pubblicazione con l’editore Unsōdō: nel 1893 l’editore aveva infatti dato alla stampa i tre volumi intitolati Keika hyakukiku, i crisantemi di Keika, la cui pubblicazione termina nel 1904. 

Unsōdō, casa editrice tuttora esistente, venne fondata a Kyoto nel 1891. Si specializzò nella produzione di libri d’arte, manuali di esercizi sulla pittura, volumi di teatro e di antichi mestieri, raccolte di costumi. Ben presto il commercio si allargò da Kyoto fino ad Osaka, Nagoya e Tokyo, per estendersi poi ai territori sotto l’amministrazione giapponese in Cina, Corea, Manciuria, Taiwan e Sahalin. Attraverso i commercianti giapponesi le sue pubblicazioni arrivarono fino in Europa, permettendo ad artisti ed artigiani di entrare in contatto con l’arte e il gusto giapponese, che del resto in quegli anni aveva dato origine a una vera e propria moda.

Bibliografia

Rossella Menegazzo, Eleonora Lanza, Giappone. Disegno e design. Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea, Varese, Nomos Edizioni, 2021

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