Spacal, nato a Trieste nel 1907 da genitori sloveni, inizia a lavorare come operaio presso i cantieri navali locali. Nel 1930, a causa della sua partecipazione al movimento antifascista, viene confinato per alcuni anni nell’Italia meridionale. Nel 1940 tiene la sua prima mostra personale, seguita dalle prime affermazioni a livello nazionale. Nel 1942 viene arrestato e deportato prima a Corropoli, poi a Forte dei Marmi, con l'accusa di militanza antifascista. Dopo la guerra, fa ritorno a Trieste.
Nel 1958 vince il Gran Premio Internazionale per disegnatori e incisori alla Biennale di Venezia, e nel 1959 ottiene il 2° premio alla Biennale Internazionale d’Arte Grafica di Lubiana. Nel 1974 riceve il Premio Prešeren, il massimo riconoscimento artistico sloveno. Nel 1998 gli viene dedicato un museo nel Castello di Štanjel/San Daniele del Carso.
Le opere di Spacal si trovano in numerosi musei e gallerie, nonché in molte collezioni private in Europa e America. Nelle collezioni dell’Università si conservano un dipinto e alcune stampe. Omaggio ai martiri della Risiera di San Sabba, è un dipinto pensato in ricordo delle vittime del Polizeihaftlager di Trieste. Realizzato all’inizio degli anni ’70, entra a far parte delle collezioni del Centro Internazionale di Fisica Teorica nel 1973, in occasione dell’apertura del nuovo centro di Miramare.
Le litografie, tutte dello stesso periodo, includono opere come Casa dei minatori and Monumento carsico, che riflettono pienamente la narrazione del Carso e dei suoi rilievi aspri, tema che l'artista aveva iniziato a esplorare a partire dagli anni Cinquanta, attraverso la tecnica dell'incisione. Altre opere come Porticciolo a Salvore d'Istria and Minatori esprimono l'interesse dell'artista per le realtà sociali ed economiche dei luoghi a lui vicini.