Materiale bibliografico proveniente dalle collezioni librarie dei fratelli Carlo e Giani Stuparich.
1. Ubicazione, storia e formazione
Conservato nei depositi della Biblioteca Generale nell’edificio centrale di Piazzale Europa dell’Università di Trieste, il Fondo raccoglie buona parte dei volumi appartenuti a Carlo e Giani Stuparich e comprende anche qualche materiale successivo che tratta della loro produzione artistica e della loro vita. Grazie alla famiglia, giunse in Biblioteca negli anni successivi alla morte di Giani (1961). Negli elenchi inventariali della Biblioteca Generale si trovano registrazioni a partire dal 4 gennaio 1966 che continuano con regolarità fino al 20 febbraio 1968, tutte con la generica nota di provenienza “Stuparich”. In anni successivi all’acquisizione del Fondo (1976-1993) son stati aggiunti 23 titoli di e su Carlo e Giani Stuparich con varie note di provenienza.
2. Consistenza e caratteristiche
Il Fondo si estende per 73 metri lineari, è costituito da 3133 inventari comprensivi di 268 fascicoli miscellanei, 200 titoli di periodico e 94 titoli estratti da raccolte fattizie. Gli inventari riferibili a libri antichi (cioè pubblicati fino al 1830) sono 75, con 2 Cinquecentine e 5 opere del Settecento. La segnatura di collocazione è “FSt.” cui segue l’indicazione della Sezione (dalla prima alla decima) oppure le sigle Misc. (Miscellanee) e Per. (Periodici).
3. Contenuti
In base all’anno di pubblicazione – che si ipotizza indicativo per stimare il periodo di acquisizione delle opere nella Biblioteca Stuparich - il Fondo si può dividere in 2 blocchi, significativi per contenuto e confrontabili per numero. Lo spartiacque è l’anno 1918, la fine della prima guerra mondiale, sempre indicata da Giani nei suoi scritti come un decisivo “prima” e “dopo” della sua vita. Nel primo blocco, precedente la guerra, si contano complessivamente 1268 titoli di cui 689 in italiano, 417 in tedesco, 107 in francese, 21 in greco, 20 in latino, 6 in ceco, 5 in inglese e 3 in spagnolo. Nel secondo, individuato negli anni dal 1919 al 1961 (anno di morte di Giani) ci sono 1820 titoli, di cui 1703 in italiano, 42 in tedesco, 41 in francese, 14 in latino, 10 in ceco, 5 in inglese, 4 in greco e 1 in spagnolo. Nei materiali bibliografici così suddivisi si rispecchiano prima gli anni di formazione e d’entusiasmo dei due fratelli, poi, dopo la guerra, del solo Giani, gli anni dell’insegnamento, della riflessione e della produzione letteraria. Nella prima parte - solo per citare alcuni autori - si ritrovano classici della letteratura italiana (Alighieri, Ariosto, Goldoni, Leopardi, Alfieri, Carducci, Pascoli, D’Annunzio ... ), tedesca (Goethe, Klopstock, Kleist – di cui nel 1919 i fratelli Stuparich, con lo pseudonimo Giancarlo, cureranno un’edizione dell’ epistolario - Hoffmann, Hebbel, Heine, Keller, Herder ...), francese (Hugo, Balzac, Baudelaire, Moliere, Zola, Stendhal, Mallarmé, Rimbaud, Claudel ...) assieme a materiali della loro formazione spirituale, fondamento dei loro futuri orientamenti politici e delle riflessioni sul formarsi della coscienza nazionale dei popoli (Mazzini, Croce, Gentile, Prezzolini, Timeus, i programmi del partito Socialdemocratico austriaco, le pubblicazioni della Lega Nazionale, il vocabolario ceco, una guida di Praga ... si ricorda, a riguardo, che la prima edizione de La nazione czeca di Giani è del 1915). Nel secondo blocco libri e periodici testimoniano il consolidarsi dell’autocoscienza di Giani come artista, i suoi vasti interessi per un mondo letterario di cui era parte attiva e la preoccupazione di difendere una memoria genuina dello spirito con cui la sua generazione (suo fratello Carlo e l’amico Scipio Slataper in primis) affrontò la scelta interventista e ne riconobbe le conseguenze tragiche; memoria che andava difesa da una sempre crescente strumentalizzazione del regime fascista. Nel secondo dopoguerra si ritrovano libri e articoli che riflettono, al di là della passione letteraria, la costante preoccupazione per Trieste e l’Istria nuovamente divise dall’Italia, occupate da una amministrazione straniera e gravemente minacciate nella loro integrità territoriale.
4. Valorizzazione della raccolta
Il Fondo, già catalogato su schede negli anni successivi al suo ingresso in Biblioteca, è stato recentemente recuperato nel catalogo in linea all’interno del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) di cui l’Ateneo fa parte. Nuove registrazioni sono state create per i libri antichi, mentre sono in corso quelle per i periodici, le Miscellanee e le raccolte fattizie. La raccolta è consultabile grazie alle funzioni di filtro della ricerca avanzata del catalogo.
5. Esemplari significativi
Si segnalano i Canti orfici di Dino Campana nella loro prima edizione (Marradi, Tipografia F. Ravagli, 1914 - Segnatura FSt./10./B/12) citati da Giani Stuparich in Trieste nei miei ricordi (Milano, Garzanti, 1948, p. 179). Numerose copie autografate con indicazioni di possesso, dediche, date, riferimenti. Ad esempio proprio la copia di Trieste nei miei ricordi” presente nel Fondo (Segnatura FSt./10./D/43) porta una vistosa indicazione di possesso: “Mio – luglio 1948” (l’anno della prima edizione), con, sulla stessa pagina, un appunto autografo di Giani destinato ad emendare il suo stesso scritto. Interessanti i fascicoli di riviste con l’indice sottolineato in lapis rosso (da Giani?) in corrispondenza del suo contributo, talora estratto e mancante nel fascicolo medesimo.
Bibliografia essenziale
Dizionario biografico degli italiani, Vol. 94, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2019
Voce Stuparich, Carlo di Cristina Benussi. Disponibile anche online: https://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-stuparich_(Dizionario-Biografico)/
Voce Stuparich, Giani di Cristina Benussi. Disponibile anche online:
https://www.treccani.it/enciclopedia/giani-stuparich_(Dizionario-Biografico)/
Stuparich, Carlo, Cose e ombre di uno. Prefazione di Giani Stuparich. Introduzione alla ristampa di Enrico Nistri. Empoli, Ibiskos editrice Risolo, 2006 [con bibliografia di e su Carlo Stuparich]
Stuparich, Giani, Trieste nei miei ricordi. Milano, Garzanti, 1948
Stuparich, Giani, Il ritorno del padre. Racconti scelti da P. A. Quarantotti Gambini, Torino, Einaudi, 1961
Stuparich, Giani, Un porto tra mille e mille. Scritti politici e civili di Giani Stuparich nel secondo dopoguerra a cura di Patrick Karlsen, Trieste, EUT, 2012 [anche online http://hdl.handle.net/10077/11142]