Con questa definizione si riuniscono in un solo luogo, sia pur virtuale, tutte le opere d’arte dell’Università di Trieste, attualmente disperse in varie sedi, non tutte facilmente fruibili.
L’incipit, ossia la prima opera d’arte, può essere ritenuto il busto di marmo de Barone Pasquale Revoltella, fondatore della Scuola Commerciale, opera dello scultore milanese Pietro Magni post 1959. Seguiranno la testa in bronzo di un altro eminente triestino, Fabio Filzi, opera di Timo Bortolotti e soprattutto i contributi di Marcello Mascherini, forse l’artista più presente nelle collezioni artistiche universitarie e strettamente connesso alla realizzazione architettonica dei sui edifici monumentali nel corso degli anni Trenta. Tra tutte spicca la scultura di Minerva, divenuta l’emblema dell’Università stessa. L’evento che di fatto fondò una Quadreria universitaria fu l’Esposizione Nazionale di Pittura Italiana tra il 1953 e il 1954, evento altamente significativo perché documentò la pittura italiana negli ani post-bellici. Le opere, esito di quell’evento, sono ora esposte nella galleria e nelle sale dell’Edificio Centrale, sede del Rettorato e consultabili nel catalogo digitale del Sistema Museale di Ateneo.
Di queste vicende e della successiva valorizzazione nell’ambito della critica d’arte, danno conto la vista virtuale dell’attuale allestimento e i seguenti contributi:
Nel corso degli anni singole donazioni incrementarono questo patrimonio artistico, come ad esempio due dipinti donati nel 2011 rispettivamente di Livio Rosignano e di Nino Perizi. Ma gli eventi destinati ad arricchire e aggiornare la Collezione d’arte, con aperture alla contemporaneità, sono stati nel corso dei primi mesi delle Celebrazioni di Centenario: Residenze d’Artista e “A Trieste mi piaceva tornare: doni d'arte per il Centenario dell'Università" (20 dicembre 2023) con l’acquisizione di un centinaio di lavori (sculture, dipinti,, fotografie e grafiche) di 35 artisti, alcuni dei quali molto giovani rappresentano ad un tempo una forte apertura alla contemporaneità e un investimento di fiducia nelle più giovani ricerche artistiche.
Una sezione a parte è costituita dai Ritratti dei Rettori, ospitati nell’Edificio Centrale-Rettorato; varie opere sono conservate in varie sedi dell’Ateneo: Edificio Androna Campo Marzio (Paolo Cervi Kervischer, 1951), Presidenza del Dipartimento di Scienze Economiche (Aldo Famà 1939; Matjaž Hmeljak 1941; Giuseppe Torselli 1948; Lara Ušić).
Ai fini di una valorizzazione immersiva, si segnala la rivisitazione di Ricordo d’infanzia di Afro Basaldella realizzato nel 1953.
La Galleria è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16, dal Rettorato: Piazzale Europa 1.
Su richiesta sono previste visite guidate.