Il progetto per la facciata di Sant'Antonio Nuovo a Trieste, concepito da Pietro Nobile, propone un prospetto che si caratterizza per un pronao esastilo con capitelli ionici, accessibile attraverso una scalinata, che corre frontalmente e lateralmente. Al di sopra dell'architrave, il timpano è arricchito da una decorazione scultorea. Il corpo dell'edificio monumentale, alle spalle, si sviluppa su un piano ed è dominato da una cupola estradossata, la cui emisfera, maggiormente accentuata rispetto a disegni analoghi, è interrotta da una cornice. Una serie di sculture coronano il tamburo della cupola.

Il progetto elaborato da Pietro Nobile per la facciata dell'edificio sacro evidenzia chiaramente l'influenza e l'ispirazione dell'architettura antica, così come negli altri disegni riferibili a questa serie (D_11696). In particolare, la concezione della facciata come un tempio arricchito da decorazioni e, soprattutto, la scelta di una cupola emisferica interrotta alla sommità manifestano chiaramente il richiamo all'architettura romana. La facciata, impreziosita da dettagli decorativi e sculture, riflette la pratica romana di utilizzare frontoni decorati ed elementi scultorei per conferire grandiosità agli edifici. Allo stesso modo, la cupola ovoidale con l'emisfera interrotta suggerisce una deliberata rievocazione dell'architettura delle cupole romane (Pantheon), pur introducendo un elemento distintivo e innovativo. Il disegno sottolinea inequivocabilmente l'intenzione di Nobile di attingere e reinterpretare in modo creativo gli elementi dell'architettura classica, con una particolare attenzione all'eredità romana, conferendo all'edificio sacro una dimensione unica e suggestiva.