Ernesto Laura nacque a Porto Maurizio il 23 marzo 1879 e lì compì gli studi di ragioneria per poi spostarsi a Torino dove si laureò in Matematica pura nel 1901.
Nell’Università torinese iniziò anche la sua carriera accademica sotto l’influenza di Carlo Somigliana e soprattutto di Giacinto Morera che lo volle come assistente di Meccanica razionale e al quale successe nell’insegnamento a partire dal 1909.
Nel 1915 in seguito a concorso in Fisica Matematica occupò la cattedra dell’Università di Messina ma nel 1916 fu chiamato alle armi quale soldato di terza categoria; nominato Ufficiale del Genio fu destinato alla Direzione Tecnica dell’Aviazione, dove rimase fino al congedo del gennaio 1918.
Riprese quindi l’insegnamento all’Università di Pavia, presso la quale aveva vinto un concorso già nel 1916, e dove tenne la cattedra di Meccanica Razionale. Della stessa materia fu docente ordinario a partire dal 1922 all’Università di Padova, sua sede definitiva.
Nel 1946 fu chiamato dall’Università di Trieste per la valutazione dei candidati a ricoprire le cattedre della neonata Facoltà di Ingegneria: presso lo stesso Ateneo, in collaborazione con Ugo Morin, anch’egli docente all’Università di Padova e nominato anche preside della Facoltà di Scienze triestina, contribuì alla nascita del Seminario Matematico per il quale, sempre dal 1946, divenne docente incaricato di Fisica Matematica, fino alla sua morte.
Sofferente da anni di problemi circolatori, si spense a Padova il 29 dicembre 1949.
Apprezzato per i suoi meriti scientifici fu socio dell’Accademia Peloritana di Messina, dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, della Società Astronomica Italiana e dell’Accademia Patavina di Lettere, Scienze ed Arti, della quale fu anche presidente negli ultimi anni della sua vita.
Nel secondo dopoguerra il riconoscimento dei suoi ideali di libertà, democrazia e giustizia, che lo avevano spinto nel 1925 a firmare il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce, lo portò ad essere designato dal CNL dell’Alta Italia come liquidatore della sede padovana del Ministero dell’Educazione Nazionale e nel biennio 1945-1946 come Commissario straordinario dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.
Il Laura matematico indirizzò i suoi studi sulla teoria dell’elasticità ed in particolare su problemi di elasticità non comuni, relativi cioè a mezzi elastici indefinitamente estesi; negli ultimi suoi lavori scientifici si dedicò alle equazioni che reggono l’equilibrio delle superfici flessibili e inestendibili. Si interessò anche di idrodinamica (teoria dei vortici), di geometria differenziale, di analisi pura, di geodesia e di meccanica. Durante il servizio prestato come Ufficiale del Genio presso l’Aviazione militare gli furono affidati infine studi sul problema del tiro da aeromobili.
L’uomo Ernesto Laura fu stimato per le virtù morali e la bontà del suo animo, tanto che tra allievi e studenti, per il suo atteggiamento comprensivo, accogliente e indulgente, era conosciuto non come Prof. Laura ma come “Papà Laura”.
FONTI BIOGRAFICHE
Schede biografiche online: