Giorgio Voghera è stato uno scrittore, saggista e intellettuale.
Figlio di Guido, noto matematico, e di Paola Fano, entrambi personalità di spicco della Comunità ebraica di Trieste, Giorgio Voghera nasce a Trieste nel 1908. Frequenta il Liceo classico e successivamente si trasferisce a Roma per iscriversi al Corso di laurea in Scienze naturali, un percorso di studi che abbandona non trovando un riscontro con i suoi interessi. Rientrato a Trieste viene assunto, non ancora ventenne, dalla Compagnia di assicurazione RAS Riunione Adriatica di Sicurtà, una delle compagnie più importanti-presenti in città.
A seguito dell’emanazione delle leggi razziali nel 1938 e dell’avvio elle persecuzioni verso gli appartenenti alle comunità ebraiche, Voghera viene licenziato. Tutta la famiglia lascia Trieste nel 1939 ed emigra in Palestina, dove vive con altri ebrei italiani un periodo di permanenza coatta in un campo di sorveglianza a Giaffa per poi trasferirsi in un kibbutz, una fattoria collettiva, dove sarà impegnato in faticose attività agricole.
L’ultimo periodo del suo soggiorno in Palestina lo trascorre a Tel Aviv con un impiego nel ramo trasporti.
Rientra a Trieste nel 1948 e viene riassunto dalla compagnia di assicurazioni RAS, dove rimane a lavorare fino al 1962.
Intellettuale raffinato e scrittore prolifico di opere di vario genere, Giorgo Voghera frequenta, con un vincolo di amicizia, Umberto Saba, conosciuto in gioventù, Virgilio Giotti, Roberto Bazlen, Biagio Marin e molte altre personalità dei cenacoli letterari e culturali del suo tempo, che Voghera ritrae ne “Gli anni della psicanalisi”, pubblicato nel 1980.
Autore di scritti di narrativa e di saggi, fra le sue opere riveste una vicenda particolare il romanzo “Il segreto” il cui autore si identifica come “Anonimo triestino”. Pubblicato per Einaudi da Linuccia Saba nel 1961, per lungo tempo l’opera è stata attribuita a Guido Voghera, ma testimonianze familiari e documenti d'archivio hanno ricondotto a Giorgio Voghera la paternità dell’opera.
Traduttore dall’inglese e dall’ebraico, ha collaborato a lungo a "Il Piccolo", quotidiano di Trieste e a numerose testate di altri quotidiani, settimanali e riviste fra cui "Il Giornale", "Il Mondo", “Israel","Il Ponte", "Osservatore Politico Letterario".
Sebbene anziano, sarà una presenza attiva e autorevole nell’ambiente culturale della sua regione e del resto d’Italia.
Giorgio Voghera si spegne nell’amata Trieste nel 1999.
Opere selezionate
Il segreto, con lo pseudonimo di Anonimo Triestino, Torino, 1961
Quaderno di Israele, Milano, 1967
Il Direttore Generale, Trieste, 1974
Gli anni della psicanalisi, Pordenone, 1980
Nostra Signora Morte, Pordenone, 1983
Carcere a Giaffa, Pordenone, 1985
Anni di Trieste, Gorizia 1989
Bibliografia selezionata
Cigoi R., Quattrocento domande a un vecchio ebreo triestino, Roma 1996
Conedera M. P., Gli anni di Voghera. Bibliografia degli scritti, 1945 – 1996, Trieste 1997
AA.VV., Io sono un dinosauro. Giorgio Voghera (1908 – 1999): Mostra documentaria 15 dicembre 2008 -15 gennaio 2009, Trieste 2008
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