La fotografia fa parte di una serie di opere di Mario Sillani Djerrahian intitolate "Passeggiate come Scardanelli"; questa in particolare è inserita nel nucleo "Shareck Heiligenblut", località dell'Austria; altre sono state scattate in altri luoghi in Austria, sull'altopiano del Carso e in Slovenia. L'artista è ispirato dalla figura del poeta tedesco Friedrich Hölderlin (1770 - 1843) che, affetto da una malattia mentale, negli ultimi anni della sua vita, si ritira in una torre sul fiume Neckar, in Germania, dedicandosi a passeggiate giornaliere e scrivendo poesie che firma con il nome di Scardanelli. "Mimare la passeggiata di Hölderin-Scardanelli sul Carso triestino (e in altre località) è per Sillani il pretesto per sondare l'aspetto esistenziale di trovarsi, di essere, sul sentiero" (si rimanda al sito web dell'autore per leggere il testo descrittivo completo e per visionare le altre immagini della serie). Mario Sillani Djerrahian di origini armene, è nato ad Addis Abeba nel 1940 vive e lavora sul Carso triestino. Per lui il paesaggio inizia dalla pietra carsica e il suo legame con la natura dell’altopiano ritorna costantemente nel suo lavoro. Come fotografo, performer, videomaker, ha esposto in Italia e all'estero. L'opera in esame è entrata nella collezione dell'Università di Trieste nell'importante occasione del primo centenario dell'Ateneo grazie alla donazione dell'autore. È stata esposta al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto di Trieste nell'ambito della mostra “1924-2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”.