Il foglio raffigura la veduta per la facciata laterale di Sant'Antonio Nuovo a Trieste. L'incisione mostra il lato meridionale della chiesa, così come elaborato dall'architetto. La facciata del blocco principale dell'edificio – escludendo il pronao – presenta una scansione su due livelli. La fascia inferiore è tripartita attraverso una scansione data dall'inserimento di lesene, collocate in rientranze del muro, che conferiscono ritmo alla facciata. La fascia superiore è caratterizzata da tre grandi finestroni ad arco. Una cupola ovoidale sostenuta da un tamburo poco pronunciato sormonta la campata centrale. La zona absidale è ugualmente ripartita su due livelli e conduce alle torri campanarie. Il progetto di Pietro Nobile rivela chiare influenze derivanti dall'antico. È un esempio eloquente di architettura neoclassica, con una combinazione armoniosa di elementi decorativi, simmetria e una distribuzione bilanciata degli elementi architettonici lungo la facciata. Nel contempo, i rapporti con l'antico sono evidenti in diversi aspetti del prospetto. I finestroni, in particolare, sembrano derivare dai grandi modelli romani, ad esempio dai grandi finestroni delle basiliche o degli impianti termali. Questi elementi architettonici conferivano alla facciata delle antiche strutture un aspetto imponente e solenne, e Nobile ha voluto rievocare questo effetto nella sua facciata neoclassica. In aggiunta, la cupola ovoidale che sovrasta la campata centrale è un elemento architettonico unico che si ispira alla cupola del Pantheon di Roma e conferisce alla facciata un aspetto dinamico e originale. In sintesi, il progetto di Nobile per la facciata di Sant'Antonio Nuovo presenta una fusione armoniosa tra gli ideali neoclassici e gli elementi architettonici tratti dall'antichità romana, rivelando un profondo rispetto per la tradizione e una ricerca di equilibrio estetico.