La mappa mostra un prospetto della città di Rovigno, derivata da Teatro delle città e porti principali d'Europa, ad opera di Coronelli. Si inserisce in un particolare filone della cartografia di fine Seicento: infatti trae ispirazione sia dalla tradizione veneziana del Cinquecento, famosa per la raccolta di mappe di isole e fortezze, sia dalla tradizione del Sei-Settecento, caratterizzata da varie forme di rappresentazione, comprese le piante prospettiche, le vedute e i profili (Montebelli, Spagnoli 2011, p. 95). Infatti, nello specifico, questa mappa appare consimile alla tavola 6 nell’atlante di Marco Sadeler: Viaggio da Venetia a Costantinopoli per marre [sic] e per terra, & insieme quello di Terra Santa, cioè città, castelli, golfi, isole, monti, fiumi e mari, opera utile ai mercanti, marinari, et â studiosi di geografia. In Venetia appresso Stefano Scolaria San Zulian, pubblicato alla fine del Cinquecento.
La carta geografica mostra i confini della città, il contado, organizzato secondo campi ordinati e regolari, nonché le principali architetture e due scogli, lo Scoio de Peoti e de S. Andrea.